lunedì 23 gennaio 2012

Ember - Il mistero della città di luce

Non fermarsi alle apparenze, spingersi oltre i confini e andare oltre i propri limiti. 
Sembra questa, una delle riflessioni che possono stare dietro a questo film del 2008 diretto da Gil Kenan, coprodotto da Tom Hanks e tratto dal romanzo "La città di Ember" (che fa parte di una quadrilogia) di Jeanne DuPrau.

Ember - Il mistero della città di luce è un film di genere fantastico che racconta la storia di Ember, una città costruita sotto terra dopo una non specificata catastrofe, in cui alcune centinaia di persone vengono isolate e messe al sicuro dal mondo esterno nascondendogli la verità. Verità che è custodita all'interno di una scatola che viene tramandata dal sindaco della città di generazione in generazione e che dovrebbe aprirsi dopo duecento anni. 

Nessuno conosce la vera natura del luogo in cui vive. Tutti sanno che Ember è l'unico punto di luce in un mondo di oscurità e tenebra. Le cose si complicano quando il settimo sindaco di Ember muore improvvisamente senza aver avuto il tempo di consegnare la scatola al suo successore. 

L'unica fonte di luce della città è un gigantesco generatore che, dopo troppi anni, comincia a subire i danni del tempo causando continui black-out. Molti iniziano a temere la fine del loro mondo, la discesa inesorabile verso un'oscurità eterna. 
Tutto fino a quando una ragazzina di nome Lina Mayfleet, interpretata da Saoirse Ronan, trova la scatola. Da quel momento, aiutata dal suo amico Doon, avrà il compito di scoprire la verità e ridare speranza a tutto il popolo di Ember. 

Il film risulta piacevole da vedere e leggendo tra le righe si può respirare una certa aria di speranza. Una storia che riesce a dare il giusto equilibrio tra avventura e spunti di riflessione.

Nel cast sono presenti due nomi di spicco, il premio Oscar Tim Robbins, il padre di Doon e Bill Murray, il sindaco di Ember che cercherà di mettere il bastone tra le ruote ai due protagonisti.




di Giuseppe Cangemi


giovedì 19 gennaio 2012

The Booth

Entri in un locale. 
Ad un tavolo in fondo, è seduto un uomo (interpretato da Xander Berkeley). 
Ti avvicini, ti siedi e gli chiedi di esaudire un tuo desiderio. 

A quel punto ti viene proposto un accordo. 
L'uomo tira fuori una misteriosa agenda e ti chiede di fare qualcosa. In cambio il tuo desiderio verrà esaudito. Potrebbe essere qualsiasi cosa, da uccidere una persona a salvarne un'altra.

E' questa la trama di The Booth, serie scritta da Christopher Kubasik e diretta da Jessica Landaw.

Tutti gli episodi sono girati all'interno di questo locale, cosa che potrebbe far pensare ad una struttura noiosa o monotona del prodotto.
E invece no. 
Infatti il meccanismo narrativo rende ogni episodio davvero godibile. L'intreccio delle vite dei personaggi e il mistero della trama e dell'identità di quello che si definisce un "mediatore", rende The Booth una serie molto interessante.

Al momento gli episodi sono cinque e sono stati trasmessi sul canale 131 di Sky, su MySpace, sul sito www.fxtv.it, e vista la breve durata degli episodi, anche sui cellulari (canale FX Mobile).



di Giuseppe Cangemi

martedì 10 gennaio 2012

I Tenenbaum


Una commedia strana, divertente, intelligente e a tratti grottesca.

Wes Anderson oltre a dirigere la pellicola, scrive il soggetto e la sceneggiatura con Owen Wilson, creando un film con un’atmosfera davvero particolare. 
I Tenembaum è datato 2001.


Con un cast di tutto rispetto, il film racconta la storia della famiglia Tenembaum, il cui capo famiglia, Royal, interpretato da un bravissimo Gene Hackman, separato da molti anni dalla moglie Etheline (Anjelica Huston) vuole riconquistare il suo posto in una famiglia decisamente fuori dagli schemi.
Royal e Etheline hanno tre figli: Chas, interpretato da Ben Stiller, vedovo con due figli piccoli, che da giovanissimo era riuscito a diventare un grande imprenditore e che adesso, dopo la morte della moglie, è ossessionato dai pericoli. Poi c'è Margot, interpretata da Gwyneth Paltrow, scrittrice di talento che adesso, depressa e annoiata dal marito (Bill Murray), vede svanire la propria vocazione una sigaretta dietro l'altra. Infine Ritchie, ex campione di tennis, oggi una specie di sociopatico segretamente innamorato della sorellastra Margot, interpretato da Luke Wilson, fratello di Owen, che oltre ad essere co-autore del film, interpreta anche il ruolo di Eli Cash.

Il motivo che porta Royal a tentare di riconquistare la sua famiglia è la notizia della proposta di matrimonio fatta alla moglie dal commercialista (Danny Glover).

Da quel momento in avanti, Royal fingerà di essere in procinto di morire facendo nascere delle situazioni e dei meccanismi, tra i componenti della famiglia, che daranno vita ad una serie di gag dal sapore comico e amaro, aspetto che rende il film davvero divertente e degno di nota.

Anche la colonna sonora della pellicola è decisamente degna di citazione, con nomi che vanno da Van Morrison a Paul Simon, Bob Dylan, John Lennon e ancora The Clash, Nick Drake, The Velvet Underground, aspetto che certamente contribuisce non poco a creare un'ambientazione perfettamente riuscita.
di Giuseppe Cangemi
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