martedì 8 maggio 2012

The Signal


Un misterioso segnale si propaga attraverso telefoni, cellulari, radio e televisori, causando un'epidemia di follia omicida tra le persone.
Una sorta di virus che  infetta le coscienze delle persone spingendole a compiere atti di inaudita violenza.

The Signal è un film indipendente del 2007 scritto e diretto a sei mani da David Bruckner, Dan Bush e Jacob Gentry. Il film è suddiviso in tre episodi, tutti collegati tra loro. Ognuno degli autori da il proprio contributo evidenziando il proprio stile narrativo. Si va dal classico horror ad un umorismo nero, alla storia d'amore in salsa splatter.
E' proprio lo "splatter" che fa quasi da filo conduttore del film, nonostante abbia visto di peggio. Infatti, alla sua uscita, la pellicola fu oggetto di una censura di tipo R, proprio a causa della tante scene di sangue e violenza.


Presentato al  Sundance Film Festival, il film si apre con Mya, interpretata da Anessa Ramsey, che alla vigilia di Capodanno, sta tradendo il marito Lewis, uomo rozzo e violento, con Ben.

I due stanno programmando di lasciare la città, Terminus, e cominciare una nuova vita insieme, dandosi appuntamento, per il giorno seguente, al binario 13 della stazione della città. La ragazza, almeno per quella notte, deve però tornare a casa, ma una volta in strada nota che qualcosa non va. In giro ci sono persone che camminano in uno stato quasi catatonico, il cui unico impulso è uccidere. Tornata a casa, le cose peggiorano e la situazione precipita. Non le resta che andare all'appuntamento e sperare che il suo amante sia li ad aspettarla.

The Signal non è un capolavoro, ma risulta comunque piacevole (a meno che gli svariati spruzzi di sangue sparsi qua e là non infastidiscano troppo), specie per quei tratti grotteschi, ricchi di quell'umorismo nero sopra citato che possono rappresentare una gradevole variante.


di Giuseppe Cangemi


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...