Per gli amanti del genere "gangster", "I Soprano" rappresenta un serie imperdibile. Ideata da David Chase, la serie è composta da sei stagioni, la prima delle quali è andata in onda nel 1999 e l'ultima nel 2007 per HBO.
Contrariamente a quanto ci si possa aspettare, "I Soprano" è una serie che va oltre le "normali" vicende malavitose narrate nella serie.
Diventa più un'analisi psicologia del protagonista, Tony Soprano, interpretato da un fantastico James Gandolfini, che si barcamena nel suo nuovo ruolo di boss.
Ambientato nel New Jersey, la serie analizza l'aspetto psicologico di Tony, che colpito da attacchi di panico, si ritrova a sottoporsi a delle sedute di psicoterapia con la dottoressa Jennifer Melfi.
Si affrontano quindi tutte quelle dinamiche psicologiche della vita del protagonista in relazione all'aspetto malavitoso, alla sua famiglia, all'ambiente nel quale si trova a vivere.
Originario di una famiglia di Avellino, Tony, che è "figlio d'arte", si ritrova a dover affrontare tutte quelle difficoltà e lo stress legato alle nuove responsabilità che il suo ruolo di boss impone.
La serie descrive la vita di Tony, della sua famiglia, dei suoi amici in un modo mai scontato, per il genere. "I Soprano" descrive l'ambiente malavitoso della mafia italo-americana del New Jersey e di New York, prendendo in prestito dei personaggi e delle vicende reali.
Chase ha costruito un mondo parallelo, molto simile a quello reale, che si rifà chiaramente alle cinque famiglie di New York, ai fatti di cronaca, fino a partorire dei personaggi chiaramente ispirati a veri gangster con John Gotti. Una caratteristica della serie è quella di affrontare l'intera vicenda da un punto di vista antropologico della vita della malavita organizzata contemporanea, delineando gli aspetti relativi ai problemi familiari, ai sentimenti e alle relazioni dei personaggi nel loro ambiente lavorativo. Questa caratteristica era già stata affrontata da Martin Scorsese in "Quei bravi ragazzi", e non a caso alcuni degli attori della serie avevano già lavorato nella pellicola di Scorsese
"I Soprano" ha vinto tutti i maggiori premi televisivi, diventando una serie culto. Una serie che è stata capace di uscire dagli schemi e dai classici canoni televisivi.
Le prime cinque stagioni sono costituite da tredici episodi, mentre la sesta ed ultima da ben ventuno, in totale ottantasei episodi nei quali si intrecciano vicende, relazioni, personaggi che arrivano e se ne vanno lasciando comunque il loro segno in quella che alla fine diventa un'unica storia fatta di crimine, violenza, sentimenti, adulterio, sesso, rapporti tra genitori e figli. Il tutto che in un modo molto raffinato finisce per diventare un'analisi di una società che sta in una sorta di limbo tra l'illegalità e la giustizia, in un sistema a volte onesto e a volte parte integrante di quella corruzione capillare che diventa teatro verosimile di una parte degli Stati Uniti.
di Giuseppe Cangemi
di Giuseppe Cangemi
Nessun commento:
Posta un commento