Decisamente con un forte impatto emotivo, Requiem for a dream è un film del 2000 diretto da Darren Aronofsky già regista de "Il teorema del delirio". Il film è tratto dal racconto omonimo di Hubert Selby Jr.
La pellicola affronta il tema della droga sotto diversi aspetti, raccontando le vicende di alcuni personaggi, legati tra loro, che condividono un destino triste e crudele.
Sara, interpretata dal premio Oscar Ellen Burstyn, una casalinga vedova i cui unici impegni quotidiani sono guardare il suo talk show preferito e chiacchierare con le vicine. Suo figlio Harry (Jared Leto), un tossicodipendente che insieme alla sua ragazza Marion, interpretata da un altro premio Oscar Jennifer Connelly, vive di espedienti per procurarsi continuamente una dose di eroina, e Tyron (Marlon Wayans), amico dei due.
Il film ha un atmosfera a tratti cupa, drammatica, a tratti grottesca. Alcuni fotogrammi sono caratterizzati da sfumature surreali e acide. Requiem for a dream è diviso in tre sottosezioni, identificate in tre stagioni che simboleggiano l'ascesa (l'estate), il declino (l'autunno) e alla definitiva caduta dei protagonisti (l'inverno). La scelta di non inserire la primavera, stagione simbolo della rinascita e della vittoria sottolinea l'ineluttabilità del destino dei personaggi coinvolti nella vicenda.
Mentre Sara si perde negli abusi di psicofarmaci, vivendo quello che diventerà un sogno/incubo infinito, il figlio, Harry, con la sua ragazza e l'amico Tyron, nel tentativo di fare un "salto di qualità", si mettono in affari nel giro dello spaccio. Ma le cose vanno bene solo per poco tempo, fino all'inevitabile declino che li porterà sul baratro segnando i loro destini per sempre.
Requiem for a dream non è certo un film da vedere per passare una serata tranquilla, ma una pellicola amara e forte capace di trascinare lo spettatore in un vortice asfissiante e malinconico, uno scorcio di una realtà spesso ignorata.
Il tutto viene esaltato dalle azzeccatissime musiche composte da Clint Mansell ed eseguite da Kronos Quartet che sono in grado di creare un'atmosfera a dir poco particolare.
Il film ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui la Espiga de oro al Semana Internacional de Cine de Valladolid, miglior attore (Jared Leto) al Stockholm International Film Festival, miglior fotografia al Independent Spirit Awards 2001. Ellen Burstyn, invece si è aggiudicata il riconoscimento come miglior attrice da Boston Society of Film Critics Awards, Chicago Film Critics Association Awards, Independent Spirit Awards 2001 e Kansas City Film Critics Circle Awards 2001.
di Giuseppe Cangemi