venerdì 24 dicembre 2010

Che - L'agentino e Che - Guerrilla

Dopo I diari della motocicletta ecco due film che sembrano essere l'ideale seguito della storia che ci ha raccontato Walter Salles. Ieri il post parlava proprio del film del regista brasiliano e oggi mi sembrava quasi un obbligo continuare sull'argomento andando avanti con la storia.
Purtroppo oggi la figura di Ernesto Guevara de la Serna è troppo spesso associata a una idea a volte lontana dalla realtà. Le giovani generazioni conoscono quel volto come una stampa su una maglietta o un poster da appendere in camera. 
Ovviamente non è mia intenzione generalizzare, perché molti giovani non si fermano certo a questo primo approccio con la figura del rivoluzionario argentino. Ad aiutare chi volesse approfondire e conoscere meglio la vita di Guevara, o meglio le vicende che lo hanno portato a diventare un mito per tante generazioni in tutto il mondo, nel 2008 sono arrivati due film a firma di Steven Soderbergh: Che - L'argentino e Che - Guerrilla.

Si tratta più di un'opera unica e divisa in due capitoli. Nel primo, Che - L'argentino, appunto, Soderbergh racconta la vita di Guevara partendo dal punto in cui egli incontra Fidel e Raul Castro. Grazie a quell'incontro si unirà al Movimento del 26 di luglio mosso da forti ideali che lo spingono a diventare uno dei principali protagonisti della rivoluzione cubana e del rovesciamento del regime di Fulgencio Batista
Il ruolo di Guevara è affidato al bravissimo Benicio del Toro che, oltre per la consueta bravura, colpisce per l'incredibile somiglianza con il rivoluzionario sudamericano. Quella di Benicio del Toro è forse una delle migliori interpretazioni di sempre. L'attore sembra così calato nel personaggio da far quasi vedere allo spettatore il vero Guevara attraversare la fitta vegetazione cubana sotto le raffiche di pallottole del regime. 

Il film segue le vicende di quelle poche decine di uomini che partirono da Tuxpan, nella provincia messicana di Veracruz, e arrivati a Cuba dove danno vita alla rivoluzione che porterà alla caduta di Batista.

Nel secondo film, Che - Guerrilla, che molto ha attinto al "Diario in Bolivia" di Ernesto Guevara, la storia va avanti fino alla decisione, da parte del Che di lasciare Cuba per portare il suo contributo anche in altri luoghi come la Bolivia. Questo secondo film parte proprio da questo punto, dall'arrivo di Guevara, in incognito, in Bolivia, luogo in cui, dopo mesi di guerriglia verrà catturato e giustiziato. 


I due film sono stilisticamente identici, cosa che li rende davvero un'unica pellicola. Sono presenti vari intermezzi in cui vediamo Guevara impegnato in discorsi alle Nazioni Unite e in missioni diplomatiche all'estero, cosa che fece durante il periodo in cui fu ministro e capo delle forze armate del nuovo governo cubano. 

Alla fine della visione resta qualcosa che ti fa ammirare il coraggio di chi è in grado di sacrificare la propria vita per un ideale e per le proprie, profonde convinzioni. Un coraggio che oggi è qualcosa di più che raro. Il consiglio della visione di quest'opera è rivolto a tutti coloro che vogliono andare oltre il "prodotto mediatico" che la figura del Che è diventata oggi.

di Giuseppe Cangemi

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