Con questo capolavoro Hayao Miyazaki ci porta in un "mondo incantato", un mondo fatto di semplicità, altruismo, di amore e di tutti quei sentimenti e sensazioni che il maestro dell'animazione giapponese è capace di trasmettere con alti esempi di poesia.
Il film, uscito nel 2001 e basato sul romanzo "Il meraviglioso paese oltre la nebbia" di Kashiwaba Sachiko, ci racconta la storia di Chihiro, una bambina di 10 anni che si imbatte con i genitori in un luogo magico in cui verrà da loro separata e dove dovrà affrontare una serie di peripezie.
Il luogo in questione non è altro che un complesso termale degli spiriti della natura. La padrona del complesso, la maga Yubaba, trasforma i due malcapitati genitori in maiali. Starà alla piccola Chihiro salvarli. Al calare della notte, quando gli spiriti ospiti delle terme cominciano ad affollare le vie, la bambina si rende conto che sta lentamente diventando invisibile. Da qui partono una serie di avventure che la condurranno attraverso l'incantato mondo degli spiriti.
Il film, che dal punto di vista tecnico è curato nei minimi dettagli tanto da aver vinto numerosi premi tra cui l'Oscar come miglior film, mostra dei disegni strabilianti. Il livello di perfezzione delle espressioni facciali dei personaggi è altissimo e nel complesso non è assolutamente facile trovare difetti. Per la cronaca, il lungometraggio in quesione è costato la bellezza di 16 milioni di euro ed è stato prodotto dallo Studio Ghibli fondato nel 1985 allo stesso Miyazaki.
Alla fine del film, quello che ti resta è una sensazione di "buono", di "pacifico", qualcosa che ti fa sorridere e apprezzare l'aver trascorso un paio d'ore immerso in un universo fatato e fatto di buoni sentimenti senza mai scendere nel banale o nello sdolcinato.
di Giuseppe Cangemi
di Giuseppe Cangemi
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