mercoledì 22 dicembre 2010

Crash - Contatto fisico

"In una città vera si cammina...sai, no? Sfiori gli altri passanti, sbatti contro la gente...qui a Los Angeles non c'é contatto fisico con nessuno...Stiamo tutti dietro vetro e metallo...Il contatto ci manca talmente, che ci schiantiamo contro gli altri solo per sentirne la presenza" Graham Waters (Don Cheadle), all'inizio del film.

La vita di ognuno di noi è in qualche modo collegata a quella degli altri. Le nostre decisioni, le nostre scelte, a volte inconsapevolmente, influenzano i destini di persone che neanche conosciamo. Le nostre vite si intrecciano inevitabilmente e senza alcun apparente controllo da parte nostra con quelle degli altri. Nonostante questo, la società moderna spesso ci porta ad allontanarci gli uni dagli altri fino ad un distacco che tuttavia suscita in noi la sensazione che ci manchi qualcosa: il contatto con i nostri simili.

Qualche anno fa, per l'esattezza era il 2004, Paul Haggis ci ha regalato una perla cinematografica che non a caso ha vinto l'oscar come miglior sceneggiatura originale, miglior film e miglior montaggio. Un film che intreccia le storie di diverse persone, soffermandosi in particolar modo sul tema del razzismo in modo intelligente e raffinato.

Ambientato a Los Angeles, si raccontano le storie dei diversi personaggi meravigliosamente interpretati da Sandra Bullock, Brendan Fraser, Don CheadleThandie NewtonTerrence Howard e Matt Dillon. Si raccontano i dolori, le difficoltà in una dimensione in cui il contatto umano finisce per diventare un vero e proprio scontro. La bella colonna sonora è affidata al bravissimo Mark Isham che riesce a creare il giusto tappeto di sottofondo alle vicende che Haggis racconta con un tocco di poesia e delicata crudezza.


Si tratta di un intreccio di storie, di vite che si sfiorano appena diventando un vero e proprio scontro tra le anime che affollano il mondo intero.

Dal film è stata tratta una serie TV omonima che vede protagonista Dennis Hopper, poi cancellata proprio a causa della scomparsa dell'attore.

Senza ombra di dubbio si tratta di un film da vedere lasciandosi andare alla malinconia esistenziale delle "straordinarie" vicende della vita di tutti i giorni che il regista narra.

di Giuseppe Cangemi

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